Start up: cos’è?

Ecco tutte le informazioni necessarie per comprendere cosa sia una Start up, quali siano i comportamenti che essa deve tenere e come fare per crearla. Generalmente sono i giovani ad impegnano in una simile attività. Tanto è vero che le imprese che hanno riscosso maggiore successo negli ultimi anni sono il frutto di idee e ambizioni di tanti giovani pieni di voglia di fare e con piccoli o medi capitali da investire.

Ma per far crescere e gestire al meglio una start-up, è importante avere un software gestionale come Softshop. Questo strumento permette di automatizzare e semplificare molte delle attività legate alla gestione del magazzino, delle fatture e degli ordini, aiutando l’azienda a mantenere una maggiore organizzazione e controllo delle proprie attività. Inoltre, Softshop offre anche una serie di funzionalità avanzate per la gestione delle scorte, dei fornitori e dei clienti, rendendo più semplice la gestione delle relazioni commerciali. Insomma, un software gestionale come softshop può essere un’ottima scelta per le start-up che vogliono aumentare la loro efficienza e competitività.

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Quando parliamo di start up al giorno d’oggi ci riferiamo ad un particolare tipo di business d’impresa sviluppatosi in un settore altamente tecnologico. I primi esempi sono visibili nel campo dell’informatica e successivamente hanno allargato i propri orizzonti raggiungendo sempre più ambiti. A dare vita ad una start up sono idee creative di team di persone che condividono la voglia di portare a termine un progetto innovativo e interessante.

Come si riconosce una start-up?

Quando pensiamo ad una delle definizioni di una star-up possiamo facilmente immaginare che stiamo parlando di un progetto di passaggio. Nella maggior parte dei casi infatti questi progetti hanno il compito di immettersi sul mercato e successivamente espandersi cambiando la propria forma e il proprio assetto di business.

Le caratteristiche di una start-up sono:

  • La temporaneità, poiché lo stato di start-up è iniziale e di passaggio
  • Il metodo del trial and error, ovvero di sperimentazione del modello di business e la strategia ottimale. Questa procedura richiede numerose prove nel mercato e aggiustamenti
  • Il modello di business deve essere scalabile, ovvero deve permettere una crescita a larga scala.

Le start-up possono portare ad un livello di guadagni estremamente alto nel caso in cui abbiano successo.

Allo stesso tempo però presentano solitamente un tasso di rischio molto alto perché tante sono le variabili che contrassegnano un pericolo.

Start up e decreto di crescita 2.0

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La nascita di una simile forma di business è legalizzata attraverso una specifica legge. Si tratta del decreto di crescita 20. Il governo ha sancito una serie di vantaggi e agevolazioni per tutti coloro che decidono di creare una start up e tutto ciò è definito all’interno del decreto in questione.

Requisiti necessari per la sua creazione?

Quali sono i requisiti necessari alla creazione di una simile impresa? Un’azienda per poter essere catalogata come start up non deve esiste da più di 5 anni, oppure deve essere stata creata da zero. Un altro requisito affinché un’impresa possa essere considerata tale è che essa abbia la residenza fiscale in Italia o in un altro paese membro dell’Unione Europea. Ancora, è necessario che il valore dell’azienda non superi il tetto massimo dei 5 milioni di euro.

Bisogna inoltre ricordare che una start up non può essere considerata tale se non possiede un elevato contenuto innovativo. Ancora, questa non deve derivare da fusioni societarie di alcun tipo.

Tipi di start-up

Esistono due tipologie di start-up che possiamo distinguere:

  • Newco: che sta ad indicare una nuova azienda (dalle prime lettere di New Company in inglese) che nasce dalla suddivisione delle operazioni e compiti dell’azienda madre. In questo tipo di azienda vengono raggruppate tutte le operazioni ancora redditizie dell’azienda madre e viene poi creata un’impresa a parte.
  • Spin-off: Questo tipo di azienda invece nasce nel momento in cui, un ramo di un’azienda venga trasformata in tutt’altra impresa. Questi tipi di start-up a volte si rifanno ancora all’azienda madre, mentre altre volte vengono vendute ad altri investitori così da accumulare finanze da investire successivamente in altrettanti progetti. Una start-up spin-off si sviluppa in modo indipendente dall’azienda madre e può, con lo sviluppo e il passare del tempo, diventare una concorrente dell’azienda da cui è stata creata

Crearne una: ecco come fare!

Dopo aver chiarito cosa sia e quali siano i requisiti necessari affinché essa si possa costituire, comprendiamo quali siano i passi da seguire per realizzarla concretamente.

Uno dei passi fondamentali per la creazione di una start-up è la pianificazione e la gestione delle attività aziendali. In questo senso, un software gestionale come Softshop può essere di grande aiuto per gestire efficacemente il magazzino, le fatture e gli ordini. Softshop offre una serie di funzionalità avanzate per la gestione delle scorte, dei fornitori e dei clienti, che aiutano l’azienda a mantenere una maggiore organizzazione e controllo delle proprie attività.

Inoltre, Softshop automatizza e semplifica molte delle attività legate alla gestione del magazzino, delle fatture e degli ordini, rendendo più semplice la gestione delle relazioni commerciali. Utilizzando un software gestionale come Softshop, le start-up possono concentrarsi sullo sviluppo del loro business, senza doversi preoccupare di gestire manualmente i dati aziendali.

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  • Prima di tutto bisogna creare una società di capitali:
  • Procedere con la segnalazione certificata di inizio attività
  • Iscrizione alla sezione speciale delle start up innovative

Affinché si possa avviare l’attività simile è necessario che venga redatto e compilato in modo accurato il modello S5.

Chi finanzia questo progetto?

Non si può dimenticare di prendere in considerazione una delle questioni più importanti. Chi finanzia il progetto? Dop aver messo a punto il tutto è necessario trovare dei finanziamenti al fine di iniziare e proseguire il progetto. Ciò rappresenta uno dei maggiori ostacoli per il giovane neoimprenditore. Stiamo forse parlando della fase più difficile di tutte. Si tratta, però, di un ostacolo facilmente superabile.

Sembrano essere tante le soluzioni che possono essere prese in considerazione, anche diverse dal classico prestito bancario. Si consiglia allora di riferirsi a nuove modalità di azione. La nascita dell’equity crowdfunding, disciplinato dalla Consob, che dà la possibilità di raccogliere fondi grazie a portali online autorizzati. Questa è una strategia davvero funzionale per il finanziamento di attività di start-up.

Insomma, al di là di tutte queste questioni burocratiche è fondamentale avere una forte idea che sia soprattutto innovativa. Questo è infatti il principale ingrediente per il successo: creatività!

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