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Autocertificazione, la guida completa. Cos’è? A cosa serve? Ecco una breve guida al modello in questione.
Questo documento non è altro che una dichiarazione che sostituisce numerosi certificati previsti dalla Pubblica amministrazione e dai Gestori di Pubblici Servizi con semplici dichiarazioni rese dalle persone interessate.
Cosa si può autocertificare?
La legge prevede la possibilità di fornire alla Pubblica amministrazione ed ai privati una dichiarazione resa e firmata da un cittadino che sostituisce alcune certificazioni amministrative. Infatti può avere anche il nome di «dichiarazione sostitutiva». Questo certificato è utile al fine di aggirare la burocrazia e non si vuole perdere tempo. Secondo la legge, l’autocertificazione deve essere accettata dagli enti della pubblica amministrazione mentre i privati si possono riservare il diritto di rifiutarla.
L’autocertificazione ha valore legale ed amministrativo purché i dati nell’ autocertificazione siano veritieri. In caso contrario l’interessato perde ogni beneficio.Il documento necessario all’autocertificazione è un documento di identità valido ma la firma dell’interessato non deve essere necessariamente autenticata.
È possibile autocertificare tramite un modello-autocertificazione anche:
Non è possibile consegnare un’autocertificazione per sostituire certificati:
Possono presentare un’autocertificazione, cioè una dichiarazione sostitutiva del certificato occorrente:
In alcuni casi è consentito che l’autocertificazione venga presentata da una persona diversa dall’ interessato.
Coloro impossibilitati a firmare devono fare l’autocertificazione davanti ad un pubblico ufficiale.Quando non è possibile fare l’autocertificazione per uno stato o qualità personale, si può fare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Se lo ritiene opportuno, la Pubblica amministrazione può controllare la veridicità dei dati riportati sulla dichiarazione entro 15 giorni, chiedendo la documentazione all’ amministrazione competente. L’interessato può anche inviare ,anche in via telematica ,copia non autenticata dei certificati che abbia già ottenuto in passato.
Per presentare l’autocertificazione basta compilare il modulo che si trova negli uffici della Pubblica amministrazione oppure online e consegnarla a mano, per posta ordinaria, via fax oppure via e-mail (forma elettronica o Pec).
Quando scade un’autocertificazione?
La dichiarazione sostitutiva, o autocertificazione, ha la stessa validità dei certificati che sostituiscono e, quindi:non c’è scadenza per la dichiarazione su certificati rilasciati dalla Pubblica amministrazione che attestino stato, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni;scade dopo 6 mesi l’autocertificazione relativa a tutti gli altri certificati.
L’autentica della firma può essere eseguita da notai, cancellieri, segretari comunali e funzionari incaricati dai sindaci, anche di comuni diversi da quello di residenza, nonché dal funzionario competente a ricevere la documentazione e dal funzionario incaricato dal gestore di pubblici servizi. L’autentica della firma è soggetta ad imposta di bollo.
Le dichiarazioni sostitutive sono esenti da imposta di bollo. L’esenzione è prevista anche per i certificati trasmessi d’ufficio da una pubblica amministrazione all’altra ovvero inviati all’interno della Pubblica Amministrazione stessa.
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