MENU
Certificazione Unica 2023. Tutto ciò che c’è da sapere.
L’Agenzia delle Entrate, con il decreto del 17 febbraio 2023, ha ratificato i formulari ufficiali che i rappresentanti fiscali sono tenuti ad usare per inviare le Certificazioni Singole 2023 per quanto riguarda le somme erogate ai loro operatori dipendenti e a termine nel periodo fiscale 2022. Le maggiori novità del modulo riguardano l’abolizione parziale delle deduzioni per i figli a carico, la presentazione delle retribuzioni integrative e la gestione dei benefit e dei buoni carburante. L’invio informatico deve essere effettuato entro la scadenza del 16 aprile 2023. Entro la stessa scadenza, l’impiegatore dovrà fornire una copia del modulo al ricevente delle somme, nella versione sintetica. Sono previste penalizzazioni in caso di mancata, tardiva o inesatta presentazione della Certificazione Unica 2023.
L’Agenzia delle Entrate ha approvato con un decreto datato il 17 gennaio 2023 le versioni definitive dei modelli per compilare la Certificazione Unica 2023. Il modello è stato aggiornato includendo le nuove detrazioni per familiari a carico a partire da marzo 2022. Inoltre sono state modificate le modalità di attribuzione del trattamento integrativo, che viene riconosciuto in caso di reddito complessivo non superiore a 15.000 euro e, in presenza di determinati requisiti, fino a 28.000 euro.
Infine, sono state aggiunte le istruzioni per la gestione del bonus carburante, che è fiscalmente esente fino a un massimo di 200 euro per lavoratore da parte dei datori di lavoro privati indipendentemente dal valore del bonus. L’inserimento nel modulo delle caselle relative alle erogazioni in natura e alle somme riconosciute concorrono a formare il reddito imponibile se il loro valore supera i 3.000 euro. Il datore di lavoro è tenuto a verificare l’esistenza di eventuali erogazioni effettuate nell’ambito di altri rapporti di lavoro.
Nella sezione 361 della Certificazione Unica 2023 si deve indicare l’imposta totale calcolata per ogni scaglione di reddito basata sulla somma dei redditi dichiarati nella certificazione.
A partire dal 1° marzo 2022, le detrazioni fiscali per i figli a carico che hanno meno di 21 anni, comprese quelle per i figli disabili, quelle per i figli al di sotto dei tre anni e quelle per ogni figlio successivo al primo per i contribuenti con più di tre figli a carico, sono state abolite a causa dell’ingresso dell’assegno unico e universale per i figli a carico. La detrazione per famiglie numerose è stata anche abolita.
La sezione 362 deve riportare l’importo totale delle detrazioni a cui il coniuge e i familiari a carico hanno diritto, in base all’articolo 12 comma 1 del TUIR.
Se il rapporto di lavoro è inferiore all’anno solare, il sostituto d’imposta calcolerà la detrazione per carichi di famiglia solo in base al periodo in cui si è lavorato, a meno che il sostituito non ne abbia espressamente richiesta per l’intero periodo di imposta, se possibile.
La sezione 363 deve indicare l’importo delle detrazioni riconosciute per i mesi di gennaio e febbraio 2022, mentre la sezione 364 deve riportare l’ammontare del credito riconosciuto dal sostituto d’imposta solo per i mesi di gennaio e febbraio.
Se il rapporto di lavoro è a tempo determinato o a tempo indeterminato e dura meno di un anno, il sostituto deve anche fare il ragguaglio della detrazione minima in base al periodo in cui si è lavorato. In questo caso, il sostituto deve anche informare il percipiente nelle annotazioni (cod. AN) che può richiedere la detrazione per l’intero anno in sede di dichiarazione dei redditi, a condizione che non sia già stata attribuita da un altro datore di lavoro e sia effettivamente spettante.
Per il 2022 è previsto un bonus di 1.200 euro per i lavoratori con un reddito fino a 15.000 euro. Questo bonus non contribuisce al reddito e viene dato automaticamente dai datori di lavoro quando l’imposta da pagare supera la detrazione prevista dalla legge.Il bonus può essere dato anche se il reddito è superiore a 15.000 euro ma non oltre i 28.000 euro.Per segnalare se il bonus è stato dato o meno, si utilizzano i codici 1 e 2 nel punto 390. Nel punto 391 si segnala l’importo del bonus erogato, nel punto 392 l’importo del bonus riconosciuto ma non ancora erogato e nei punti da 397 a 400 si segnalano eventuali relazioni di lavoro precedenti. Nel punto 403 si inserisce il codice fiscale del precedente datore di lavoro.
Il punto 400 va compilato in caso di cambiamento del datore di lavoro con mantenimento del rapporto di lavoro senza interruzione o se il vecchio datore di lavoro ha pagato il bonus dopo il cambio di lavoro. L’importo segnalato nel punto 400 deve essere anche inserito nel punto 393.
Se si ricevono bonus e stock option, occorre segnalare il totale di queste remunerazioni e la parte che supera il compenso fisso nella sezione annotazioni (cod. BL). Nel punto 3, si deve inserire la quantità totale dei redditi pensionistici che possono usufruire della deduzione fiscale.Nei punti 1, 2 e 4, bisogna indicare il valore dei compensi in natura e degli emolumenti in natura, senza considerare l’importo. Se il valore totale di questi pagamenti supera i 3.000 euro nell’anno, contribuiscono interamente alla formazione del reddito.
Le sanzioni per la Certificazione Unica 2023 dipendono dalla correttezza della dichiarazione e dai tempi di consegna. Se la dichiarazione contiene informazioni imprecise o incomplete, il contribuente può ricevere una multa. Inoltre, se la Certificazione Unica 2023 è consegnata in ritardo, è possibile che si paghi una sanzione pecuniaria. Tuttavia, le regole relative alle sanzioni per la Certificazione Unica 2023 possono variare a seconda della situazione specifica. È pertanto consigliato informarsi presso l’Agenzia delle Entrate o un professionista del settore per maggiori dettagli.
In definitiva alcune delle novità della Certificazione Unica 2023 includono la cessazione delle detrazioni fiscali per figli minori di 21 anni (compresi i figli disabili), le maggiorazioni delle detrazioni fiscali per figli minori di 3 anni e per ogni figlio successivo al primo per i contribuenti con più di tre figli a carico. La detrazione per famiglie numerose è stata abolita. Inoltre, la Certificazione Unica 2023 dovrebbe riportare l’imposta lorda basata sulla somma dei redditi, l’importo totale delle detrazioni per il coniuge e i familiari a carico e l’importo delle detrazioni riconosciute per i mesi di gennaio e febbraio 2023. Ci sono anche delle disposizioni riguardanti i rapporti di lavoro a tempo determinato o a tempo indeterminato che durano meno di un anno.
Leggi anche: Accedere al cassetto fiscale
Ti potrebbe interessare anche questo contenuto