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Smart working. Lo smart working è la nuova frontiera frontiera del lavoro che permette di stabilire l’ equilibrio più adatto tra vita privata, sociale e lavorativa del dipendente.
Quali sono alcuni dei modi migliori per lavorare in modo intelligente?Il concetto di “smart working” sta prendendo piede, ma non c’è solo una gestione efficiente del tempo in gioco. Coinvolge anche la modifica del comportamento e strumenti pratici per i manager che vogliono che il loro personale sia in linea con gli obiettivi aziendali, pur concedendo spazio (e vite private!) In altre parole: Avete bisogno sia di programmi sani che di considerazione verso le vostre esigenze quando sviluppate strategie su questo argomento, se non volete che diventi opprimente o stressante!
Lo smart working è una tendenza che esiste da un po’ di tempo. Si tratta di un approccio alle pratiche aziendali in cui i dipendenti sono abilitati con tecnologia e software contemporanei, rendendoli più produttivi e riducendo al contempo i loro livelli di stress sul lavoro per mezzo di attrezzature come lavagne intelligenti o altri dispositivi digitali come gli smartphone (che possono avere il riconoscimento vocale).
Questo articolo esplorerà quali potrebbero essere questi obiettivi, quindi cominciamo! L’idea alla base degli “ambienti di lavoro intelligenti” può sembrare scoraggiante, ma non deve esserlo – qui esaminiamo come le aziende usano le tecnologie dell’informazione non solo per creare nuove fonti di idee sulla progettazione di spazi di lavoro efficienti
Per aiutare a dare a tutti un’idea di dove possono iniziare a cercare modelli diversi che potrebbero essere più adatti a loro personalmente – o essere adattati specificamente a certi tipi di industrie come le startup tecnologiche rispetto alle aziende editoriali basate.
Smart working significa “lavoro intelligente” e permtte al lavoratore di collaborare come e quando preferisce. Solitamente consiste nella possibilità di lavorare da casa o da dove ci trova meglio.
Due sono gli obietti dello smart working:
La legge, definisce lo smart working come una modalità di svolgimento del lavoro subordinato dove le parti si accordano in modo tale che la prestazione lavorativa sia svolta in parte all’ esterno dell’azienda e in parte all’ interno, senza vincoli di orari.Queste disposizioni si applicano anche si lavoratori subordinati, assunti a tempo determinato o indeterminato, part time o full time. Il dipendente gestisce le proprie ore lavorative, rispettando comunque le ore contrattuali.Il rapporto di lavoro può essere a tempo determinato o indeterminato (art. 19). Se il contratto è a tempo indeterminato, bisogna rispettare il termine di preavviso di trenta giorni per il licenziamento. Inoltre la retribuzione deve essere uguale a quella dei lavoratori in azienda.
Il datore di lavoro deve pagare il contributo INAIL anche per il lavoratore in smart working. Il dipendente è assicurato contro i possibili infortuni durante il tragitto di andata e ritorno da casa al luogo dove lavora.
L’azienda che assume un dipendente in smart working, ogni anno deve consegnare un’informativa sulle modalità di lavoro ed i rischi connessi.
Il regolamento prevede:
Per il lavoratore
Per il lavoratore ci sono alcuni svantaggi:
Per l’azienda?
Non sembrerebbero esserci svantaggi per l’azienda e dopotutto ci sono molti lavori che non hanno bisogno di un immediato controllo di un supervisore a cui comunque si può ovviare tramite i moderni sistemi informatici.
Il pubblico impiego è interessato smart working: la Direttiva 3/2017 del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 165/2017, prevede la concessione di questa modalità di lavoro ad almeno il 10% dei dipendenti pubblici richiedenti.
Secondo la direttiva gli enti dovranno:
Lo svolgimento di smart working può essere richiesto o si può essere direttamente assunti con questa modalità. L’accettazione da parte dell’azienda deve avvenire per iscritto ed espletare tutte gli aspetti in gioco:
Lo smart working è il modo in cui lavoreremo nel futuro ed è una modalità di lavoro dipendente, svolto tipicamente da casa. La legge 81 del maggio 2017 fornisce un quadro normativa ad un fenomeno in netto sviluppo per via contrattuale soprattutto nelle grandi aziende. Lo smart work ha avuto successo come riforma perché rifletteva le tendenze economiche del tempo.
Negli accordi aziendali sullo smart work oltre a rendere più semplice conciliare vita e lavoro, permette di valorizzare le nuove tecnologie e l’informatica. Questo appare piuttosto ovvio, in particolare, se pensiamo agli spazi ristretti delle nostre città dove anche lo spazio più piccolo costa caro.
Come incentivare il lavoro agile?. In Italia l’orario di lavoro è calato del 10% negli ultimi 30 anni per effetto della contrattazione, non della legge. Alcuni paesi hanno optato per una riduzione dell’’orario per legge commettendo un costoso errore dato che poi si ritrovano a dover compensare le ore in meno. In Italia potrebbe presentarsi una situazione analoga con l’ introduzione del salario minimo o la riduzione dell’orario lavorativo per decreto. Questo causerebbe la morte dello smart work che invece vive grazie ai contratti.
L’innovazione dell’organizzazione concertata in azienda creerebbe nuovi posti di lavoro.
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