Gli e-commerce: l’ascesa dei negozi online
In questi anni si assiste all’ascesa dei siti e-commerce, che come è noto permettono vendite e acquisti online. Solo nel 2017 in Italia i negozi online sono aumentati del 19%, e nei prossimi anni il dato crescerà ancora. I settori di punta sono quelli dei viaggi, del lusso e del food, ma l’e-commerce trova sempre più riscontro anche in altri mercati (ad esempio l’editoria e la vendita e l’arredamento di case). Crescono gli acquisti dai dispositivi mobili, anche se in Italia quelli da desktop restano il 69%del totale. Ciò è dovuto alla scarsa presenza di piattaforme “responsive” anche su tablet e smartphones. Per favorire vendite e acquisti dai device mobili sarà necessario curare la user experience delle piattaforme, ma su questo fronte le aziende sono già operative.
I pro del commercio online.
Dietro al boom degli acquisti e vendite online ci sono numerosi fattori. Insieme vedremo perché l’e-commerce è il business del futuro, ma anche perché può essere un rischio. Che tu sia un aspirante commerciante del web o un cliente, è bene conoscere i pro e i contro di questa attività.
Iniziamo col considerare i vantaggi dei punti vendita online, sia per le aziende che per i clienti:
- Poter acquistare un determinato articolo o un semplicemente consultare il catalogo online h24 e 7 giorni su 7. Gli e-commerce infatti non hanno i limiti “temporali” come gli orari di apertura e chiusura di un negozio fisico.
- La maggior reperibilità di prodotti che non sarebbero altrimenti disponibili in un negozio fisico.
- La possibilità di consultare i feedback di altri utenti prima dell’acquisto di un determinato articolo.
- Il trovare il prodotto desiderato a prezzi più convenienti che in un negozio “reale” e il fare raffronti fra i prezzi di altri e-commerce.
- Il minor costo di gestione di un e-commerce rispetto a un negozio fisico. Per un negozio “virtuale” non bisogna infatti assumersi oneri come l’affitto del locale, la retribuzione del personale e la gestione di un magazzino. In quest’ultimo caso, col dropshipping, saranno i fornitori stessi a occuparsi di stoccaggio e distribuzione dei prodotti.
- Il poter scegliere il punto di consegna del prodotto acquistato (anche a casa propria) senza il doversi recare in negozio per comprarlo.
- Il fatto che un sito e-commerce si possa visitare da ogni tipo di dispositivo (desktop, tablet e smartphone).
I contro del commercio online
Malgrado le loro enormi potenzialità i negozi virtuali presentano tuttavia anche degli svantaggi. Essi sono meno numerosi dei vantaggi prima elencati, ma vanno tenuti prudentemente in conto:
- La mancanza di un confronto “tangibile” fra il cliente e la merce da acquistare. Ciò potrebbe ingenerare nel potenziale acquirente diffidenza, inoltre manca il sentiment del toccare il prodotto con mano e del contatto umano col personale dell’azienda.
- La diffidenza dei consumatori verso gli e-shop a causa delle numerose frodi che affollano il web.
- Il fatto che i prezzi siano facilmente consultabili in rete. Ciò si traduce in un enorme vantaggio per il cliente ma penalizza il venditore: il consumatore preferirà infatti un prodotto più conveniente a quello fornito dal suo e-commerce.
- Soprattutto nel caso di e-commerce che vendono a livello internazionale, l’incertezza su quale legislazione seguire. Se vendo un articolo a paese estero bisogna seguire le leggi del proprio Paese o del Paese del cliente?
- Il rischio di perdere fatturato nel caso in cui il sito, per questioni tecniche, diventasse inaccessibile agli utenti.
- Il rischio che l’arrivo della merce ordinata dall’utente possa ritardare, il che lo porterebbe a preferire i negozi fisici.
In conclusione, sempre che se ne abbia la possibilità, l’ideale è disporre sia di un negozio fisico che di uno online. Ciò garantirà ai clienti di acquistare la merce nella modalità che preferiscono, da un punto vendita fisico o da uno virtuale.