Controllo partita iva. Sempre più persone negli ultimi anni hanno deciso di mettersi in proprio e aprire una Partita Iva per svariate ragioni.
Le persone che sono interessate ad avviare la propria attività possono prendere in considerazione l’opzione del numero di partita IVA per alcune ragioni diverse. Per esempio, è importante perché avrete bisogno di queste informazioni quando vi registrerete con le autorità fiscali e alla fine raccoglierete i vostri profitti o perdite dalle vendite in tempo alla fine dell’anno invece di aspettare fino al quarto trimestre come fanno ora le imprese tradizionali a causa dei cambiamenti fatti sei anni fa che le costringono in situazioni finanziarie più strette se non sono già fuori budget prima di allora, oltre a correre il rischio che i membri del personale lascino inaspettatamente portando non solo al caos operativo ma anche alla perdita di flussi di entrate.
Fare questa scelta in Italia in questo periodo storico non è facile. Ci vuole molto coraggio, ma chi decide di mettersi in gioco deve farlo con consapevolezza e informandosi bene per evitare problemi.

Ultimamente, l’Agenzia delle Entrate ha iniziato a controllare più severamente per evitare le frodi. Con il provvedimento del 12 giugno 2017 vengono stabilite le modalità di attuazione dei controlli.
Cos’è la partita Iva?
Controllo partita iva:
La partita iva è una serie con 11 numeri. I primi sette numeri riguardano il contribuente, 3 il codice dell’agenzia delle entrate e uno ha il carattere di controllo. Non ci sono spese inizialmente per aprirla, tranne l’eventuale contributo da dare al commercialista, nel caso tu dovessi consultarlo.
È possibile aprire un numero di partita IVA senza pagare alcun costo, il che può essere utile se si prevede di gestire la propria attività in più paesi o se si ha intenzione di vendere a livello internazionale.
Non è mai stato così facile per le aziende che vogliono accedere e gestire tutti gli aspetti della loro transazione da un solo posto! Non avrete un problema di tempo amministrativo speso a cercare di capire in quale paese vive ogni cliente; invece hanno solo bisogno di seguire questi semplici passi: 1) Determinare quale tipo (o combinazione) dovrebbe servire meglio a questo obiettivo finale 2/3 Compilare il modulo 4 Depositare il denaro nel conto o nei conti appropriati. Questo è tutto!!!
Quali sono le nuove modalità di controllo dell’Agenzia delle Entrate?
L’Agenzia delle Entrate avvierà una serie di controlli nei confronti dei titolari di partita Iva nelle seguenti modalità e anche mediante controlli diretti sul luogo di esercizio dell’attività prevalente.
L’attività di monitoraggio e riscontro sul possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi verrà effettuata mediante:
- controlli formali, per riscontrare la veridicità dei dati dichiarati all’atto di attribuzione della partita Iva o della comunicazione dell’inserimento nella banca dati del Vies;
- controlli sostanziali, per riscontrare la corrispondenza di attività dichiarata con quella effettuata, la corrispondenza della sede d’esercizio dichiarata con quella effettiva e la corrispondenza tra soggetti titolari di partita Iva e loro effettivi utilizzatori.
Controllo partita iva
I controlli verranno effettuati entro 6 mesi dalla data di attribuzione della partita Iva o della comunicazione dell’iscrizione nel Vies.
Potranno essere ripetuti ogni qual volta si verifichino mutamenti riguardanti gli elementi di rischio. Questo avverrà anche in caso di incoerenze tra dati dichiarati e dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.
Come verificare una partita Iva
L’agenzia delle Entrate mette a disposizione degli strumenti online, accessibili da chiunque, per controllare la validità della Partita iva. Come ottenere la verifica della partita iva?
Provane uno cliccando qui.
Come vedi è molto semplice utilizzarlo. Ti basta sapere il numero di partita iva che vuoi verificare e inserire un codice di sicurezza, generato in automatico dal sito.
Se la partita iva è correttamente registrata in Anagrafe tributaria, viene visualizzato un messaggio di risposta che riporta:
- lo stato ( tra gli stati membri) – attiva, sospesa (in caso di affitto d’azienda), cessata
- la denominazione o il cognome e nome del titolare
- la data di inizio attività e le eventuali date di sospensione/cessazione
- l’informazione (eventuale) se la partita Iva è di un Gruppo Iva o di un partecipante a un Gruppo Iva
Si ricordi che il servizio di controllo partita iva è valido per tutti i soggetti italiani e comunitari ai quali è fornita la possibilità di effettuare una verifica prima di procedere con eventuali transazioni o operazioni economiche. Tutte le eventuali operazioni di controllo partita iva sono regolate dal Regolamento Ue 904/2010.
I titolari di partita iva possono richiedere l’inserimento all’interno del sistema informatico così da poter permettere eventuali verifiche e controlli.
A cosa serve verificare una partita iva?
Di seguito spiegheremo l’utilità del sistema telematico predisposto dall’Agenzia delle Entrate: il VIES.

L’utilità principale è verificare l’affidabilità della controparte commerciale, scoprendo se la sua partita iva esiste e se ha l’autorizzazione ad effettuare operazioni intracomunitarie. Tutto ciò potrebbe essere utile qualora si ricevano delle informazioni da un cliente o da un fornitore e se ne voglia verificare la reale esistenza. Operare un controllo partita iva risulta davvero importante soprattutto se è la prima volta che si ha a che fare con quello specifico cliente. Per questo motivo è molto importante tutelare la propria attività nonché i propri affari e scambi. Quindi un controllo partita iva risulta essere quanto mai essenziale.
Se il cliente ad esempio afferma di avere una partita iva, ma dagli appositi controlli ciò non risulta, si può richiedere che la verifica venga svolta dalle attività fiscali del proprio paese. Il sistema telematico utilizzato per compiere il controllo partita iva è il VIES e qualora questo sistema non riesca a rintracciare determinate informazioni, rivolgendosi alle autorità nazionali del proprio paese si avrà modo di controllare:
- se la partita IVA è valida o meno
- se la partita IVA è “associata a” una ragione sociale e un indirizzo.
Per ragioni di privacy, le amministrazioni nazionali non sono autorizzate a fornire la ragione sociale e l’indirizzo di una partita IVA. Tutto ciò che potranno fare è limitarsi a confermare se esistono una ragione sociale e un indirizzo associati ad una specifica partita IVA.
Verifica della partita iva VIES: dati non disponibili
In alcune fasi di verifica della partita iva si potrebbe verificare una situazione durante la quale risulti impossibile accedere ad alcuni dati. Quando le banche dati nazionali sono in fase di aggiornamento potrebbero rendere difficoltoso l’accesso ad alcuni dati. Se si dovesse ricevere un messaggio simile che notifica un errore del genere si consiglia di riprovare più tardi o attendere qualche minuto e ripetere l’operazione di controllo partita iva.
Nel caso di risposta inesatta:
Ci sono casi in cui invece si potrebbe incorrere in eventuali inesattezze. Potrebbe accadere che i dati restituiti siano inesatti. La commissione europea non si assume questa responsabilità poiché sostiene che il sistema di controllo partita iva VIES sia un sistema telematico e in quanto tale soggetto a possibili errori o inesattezze.
Nel caso di risposta valida con il VIES:
Nel caso in cui invece, il sistema fornisca una risposta valida significherà che il controllo partita iva è andato a buon fine. Ciò significa che la partita iva viene visualizzata dal sistema ed è auspicabile procedere con le successive operazioni ed eventuali transazioni.
Controllo partita iva comunitaria
Nel caso in cui si debba controllare invece la partita iva comunitaria si può ugualmente accedere al servizio VIES dove è presente una sezione dedicata alla verifica della partita iva comunitaria.
Se hai bisogno di controllare la tua partita IVA comunitaria, non tutto è perduto. Ci sono alcuni modi semplici per farlo e un modo che si è dimostrato popolare negli ultimi anni è usare il VIES (Virtual International Identity Service).
Il servizio permette agli utenti di accedere ai loro dati dai paesi di tutto il mondo come se fossero presenti localmente sul posto; risparmiando tempo quando si controllano cose come i registri fiscali o le informazioni del passaporto a distanza invece di dover farsi spedire copie fisiche che potrebbero occupare spazio prezioso di spedizione!
Si ricordi che il VIES non è altro che un collegamento elettronico tra i sistemi fiscali degli stati membri a livello nazionale che permette in ogni caso di controllare eventuali informazioni riguardo una partita iva comunitaria.
Controllare la validità di un numero di partita iva è semplice con il VIES. Ogni contribuente può controllare il numero della partita iva di un determinato contribuente economico. Il soggetto interessato può scegliere infatti lo Stato membro di suo interesse e ricevere queste informazioni:
- Anno di adesione all’Unione europea
- Moneta
- Descrizione del numero identificativo della partita iva comunitaria
- Collegamento con il sistema fiscale dello Stato membro
A questo punto tutto ciò che bisogna fare è inserire il numero identificativo della partita iva e avviare la ricerca. Tutte le informazioni saranno restituite dal lunedì al venerdì dalle ore 8.oo fino alle ore 20.00 e il sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00.
Quali sono i vari tipi di regime?
Controllo partita iva:
Il regime forfettario ha di fatto sostituito quello dei minimi ed è conveniente specialmente per chi è indipendente e non ha collaboratori e per chi fa bassi volumi.
Il regime forfettario è stato un ottimo sostituto della tariffa minima, in quanto permette agli appaltatori indipendenti e ai freelance che non hanno dipendenti di fatturare meno senza sacrificare l’esperienza dei loro clienti.
In breve prevede il limite annuo di fatturato di 30 mila euro, contributi inps previdenziali al 27, 72 per cento e imposta sostitutiva dell’irpef e delle addizionali pari al 5%.

Il regime ordinario è da preferire quando si hanno più costi in quanto il loro ammortamento riduce lo svantaggio che si ha nei confronti dei minimi. Esso prevede una tassazione Irpef del 23 per cento che sale in base al reddito, addizionali comunali e regionali pari circa al 2%, contributi previdenziali INPS che variano a seconda della cassa dove si versa.
In ogni caso prima di iniziare questo percorso è consigliabile rivolgersi a un professionista affidabile.
Mettersi in proprio: come gestire il proprio magazzino
Oltre alle incombenze fiscali per fare un buon lavoro come imprenditori è necessario gestire bene il proprio tutto il magazzino e anche l’aspetto delle fatturazioni, in modo da evitare problemi. In questo senso la tecnologia è molto d’aiuto in quanto attraverso i software gestionali permette di facilitare tutte le operazioni, riducendo i margini di errore. Da questo punto di vista Softshop è l’ideale per darti una mano!
Con l’aiuto del software di gestione del magazzino, le aziende sono in grado di tracciare il loro inventario e i livelli di stock in tempo reale. Questo rende più facile per loro identificare le aree che hanno bisogno di maggiore attenzione, come rifornire gli articoli o ordinarne di nuovi dai fornitori prima che finiscano!
Infatti con questo software potrai gestire le fatture della tua attività commerciale in maniera facile, comoda e intuitiva.
Un ottimo modo per gestire le tue fatture è un software. Il giusto tipo di programma permetterà un’organizzazione semplice e organizzata e allo stesso tempo lo renderà abbastanza facile da poter tracciare qualsiasi cambiamento fatto dai clienti o dai dipendenti senza problemi!
Molte persone passano ore ad archiviare le loro scartoffie in un armadio, senza mai guardare cosa c’è sopra a causa della quantità che si è accumulata nel tempo, ma ci sono alcuni programmi là fuori che rendono questo processo molto più semplice di prima, quindi basta non lasciare che quei file si accumulino troppo presto.
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