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L’affitto di un magazzino richiede l’assunzione di una serie di responsabilità e obblighi sia da parte del locatore che del conduttore. Innanzitutto, il contratto di locazione ad uso non abitativo deve essere stipulato per iscritto e registrato presso l’Ufficio delle Entrate entro 30 giorni dalla data di stipula.
Il canone di affitto e le eventuali spese accessorie devono essere preventivamente concordati tra le parti e indicati in maniera chiara e dettagliata nel contratto di locazione. Inoltre, il locatore ha l’obbligo di consegnare il magazzino in buono stato d’uso e manutenzione, garantendo al conduttore la possibilità di utilizzarlo per il fine concordato.
Il conduttore, a sua volta, è tenuto a pagare il canone di affitto e le spese accessorie nei tempi stabiliti dal contratto di locazione e a utilizzare il magazzino in modo conforme alla destinazione d’uso prevista dal contratto stesso. Inoltre, il conduttore è responsabile dei danni causati all’immobile durante il periodo di locazione e ha l’obbligo di mantenere il magazzino in buono stato di pulizia e manutenzione.
In caso di eventuali controversie tra le parti, è possibile ricorrere all’assistenza di un avvocato specializzato in materia di diritto immobiliare per risolvere la situazione in maniera equa e trasparente.
In sintesi, l’affitto magazzino richiede l’osservanza di specifiche norme e obblighi da parte sia del locatore che del conduttore. È importante quindi prestare attenzione a tutti gli aspetti del contratto di locazione ad uso non abitativo prima di firmarlo e di procedere con l’affitto del magazzino. La gestione corretta del contratto e del magazzino garantirà una collaborazione proficua tra le parti e la possibilità di svolgere l’attività lavorativa in modo sereno e sicuro.
Per quanto riguarda le locazioni commerciali rientrano i contratti delle seguenti attività:
La legge distingue la durata del contratto a seconda delle attività, che in caso di attività commerciale e quindi di affitto magazzino non può essere inferiore a sei anni.
Le parti possono stabilire come far funzionare il diritto di recessione dal dal contratto. In ogni caso bisogna avvisare il locatore con lettera raccomandata almeno sei mesi prima.
Nel caso di introduzione di una azienda terza fate attenzione a questi punti:
I rischi devono essere ben valutati, formalizzati e condivisi.
E’ necessario gestire bene le attività del personale per definire regole chiare.
L’affitto di un magazzino è un passo importante per l’avvio di un’attività commerciale, e il contratto di locazione ad uso non abitativo è uno strumento fondamentale per regolare i rapporti tra locatore e locatario. In particolare, per la gestione di specifiche attività, come quella dei carrelli elevatori, potrebbe essere necessaria la redazione di un DUVRI, ovvero un documento unico di valutazione dei rischi.
La prevenzione dei rischi è uno dei punti cruciali da considerare nella scelta del magazzino e nella sua gestione. Prima di firmare un contratto di locazione, infatti, è fondamentale conoscere a fondo il business dell’azienda affittuaria, prevedere eventuali rischi e adottare le giuste misure di sicurezza per tutelare i dipendenti e i clienti.
Oltre alla conoscenza dell’azienda, è importante verificare anche le certificazioni delle due parti, in particolare le norme ISO, ISO 9001 e ISO 14001. Inoltre, se l’attività prevede anche l’uso di depositi doganali o di logistica, sarà necessario verificare che questi siano conformi alle norme vigenti.
In conclusione, affittare un magazzino richiede una serie di valutazioni e accortezze, tra cui la conoscenza dell’azienda affittuaria, la prevenzione dei rischi, la redazione di un DUVRI e la verifica delle certificazioni. Tutto ciò può sembrare complicato, ma è fondamentale per garantire la sicurezza e il successo dell’attività commerciale.
Antincendio
Quando si deve affittare magazzino, è importante considerare che il certificato di prevenzione incendi deve essere in regola sia per l’attività dell’azienda affittuaria che per quella del locatario. Inoltre, se si utilizzano server e parti elettriche, è necessario verificare le eventuali certificazioni doganali delle aziende coinvolte e la certificazione dell’impianto elettrico.
Affittare magazzino
In ogni caso, l’obiettivo principale è quello di stabilire una gestione corretta dei rischi relativi alla sicurezza e al business. Ciò significa prendere in considerazione le norme di sicurezza e i regolamenti a livello nazionale e comunitario, nonché le esigenze specifiche dell’azienda e del magazzino in questione.
Inoltre, è importante valutare attentamente il livello di esperienza e la competenza del personale coinvolto nella gestione del magazzino, così come la disponibilità di attrezzature e strumenti adeguati per gestire la merce in modo efficiente e sicuro.
Infine, è consigliabile fare riferimento a eventuali certificazioni di qualità o di conformità dell’azienda affittuaria e del magazzino stesso, come le norme ISO 9001 o ISO 14001, in modo da garantire un servizio affidabile e di qualità. In generale, la gestione dei rischi legati all’affitto di un magazzino richiede una pianificazione accurata e una cooperazione stretta tra le parti coinvolte, al fine di garantire una gestione efficiente e sicura dell’attività.
Quando parliamo di affittare magazzino ci riferiamo ad un particolare tipo di contratto che prende il nome di contratto di locazione ad uso non abitativo. Con questo documento si sancisce che un soggetto chiamato locatore concede a un altro soggetto detto conduttore di godere di un immobile destinato ad un uso diverso da quello di abitazione. Ciò ovviamente sarà possibile solo a patto che sia concordato un pagamento tra entrambe le parti. Lo stesso funziona per quanto riguarda l’affitto magazzino di una sola parte di esso.
Affittare magazzino: le regole
La legge a cui facciamo riferimento è la 392/1978 recante la “Disciplina delle locazioni di immobili urbani”. Tale normativa prevede norme specifiche per i contratti di locazione degli immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione (Titolo I, Capo II, articoli da 27 a 42).
Ad esempio, nell’ambito delle locazioni commerciali fanno parte i contratti relativi agli immobili necessari alle seguenti attività,:
La legge in questione fa in modo da distinguere la durata del contratto di locazione. In particolare, a seconda delle attività che vengono svolte dal conduttore nell’immobile. Ciò vale anche in caso di attività commerciale che non può essere inferiore a sei anni.
Le parti che prendono atto all’accordo possono stabilire nel contratto che il conduttore può in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione recedere dal contratto in piena libertà, fornendo ovviamente un preavviso.
Facciamo alcuni esempi per provare a chiarire ancor meglio la questione relativa alla gestione e dei contratti immobiliari nel caso di affitto magazzino. Nel caso di introduzione nel proprio magazzino di una azienda terza bisogna fare attenzione ad alcune questioni che regolano la normale gestione delle attività industriali di entrambe le aziende:
Prima di tutto è necessario verificare che l’azienda che entra nella parte di magazzino svolga un’attività che possa dirsi complementare a quella eseguita dall’azienda di base. In questo modo le aree devono essere segmentate in modo da confinare un’area dall’altra. Nonostante ciò però si possono incontrare dei rischi.
Affittare magazzino: ulteriori consigli
L’oggetto del contratto di locazione è l’immobile assieme ai suoi beni accessori. Nel caso invece di un locale non predisposto ad abitazione, invece, oggetto del contratto è un complesso di beni (di cui può far parte anche un immobile) organizzato per l’esercizio di un’attività. Dunque, nell’affitto di azienda l’immobile è solo uno dei beni aziendali, e viene considerato insieme agli altri beni. Per esempio, si parla di una locazione commerciale quando un soggetto da in affitto i locali all’interno di cui esercitare l’attività commerciale. In questa situazione, per l’esercizio dell’attività d’impresa il locatore dovrà provvedere con beni propri. Parliamo invece, di affitto di azienda quando l’affittuario riceve tutti i beni necessari ad esercitare un’attività d’impresa.
Il contratto di affitto magazzino di cui stiamo parlando porta in se una serie di obblighi. Uno tra questi, è certamente il divieto di concorrenza che potrebbe gravare sull’affittante. Chi concede a terzi l’affitto del proprio magazzino, infatti, non può poi avviare (direttamente o indirettamente) una nuova impresa che abbia per oggetto o ubicazione o altre caratteristiche a sviare il pubblico dall’impresa alla quale si affitta l’immobile. Il divieto dura per tutta la durata dell’affitto magazzino. Se non si rispetta il patto di non concorrenza, l’affittuario può chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento e può inoltre chiedere il risarcimento del danno.
La gestione di un magazzino in affitto può essere complessa e richiedere una grande attenzione ai dettagli. Tuttavia, utilizzando un software gestionale di magazzino come Softshop, puoi automatizzare tutte le operazioni di magazzino, dalla ricezione della merce alla movimentazione e al controllo. Inoltre, il software ti aiuta a ottimizzare gli spazi del magazzino in affitto, rendendo più semplice la gestione delle scorte e delle attrezzature.
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